lunedì 27 settembre 2010

Ottolenghi style!


Voi vi chiederete: ma che c'entra l'insalata di riso con questo tempo???
Lo so avete ragione ma qui sabato faceva caldo ed ho deciso di fare l'utima insalata di riso della stagione sigh :(
Premetto che il riso è uno dei miei piatti preferiti d'inverno e d'estate, pensate che a volte lo mangio semplicemente cotto nella pentola a pressione senza alcun condimento, sarà anche che il riso semi-integrale (quello che uso più spesso e che compro al punto macrobiotico) ha un suo sapore e odore speciale che è una delizia! ma questa macrobiotica è un'altra storia che avrò tempo di raccontarvi.

In ogni caso qui mi sono ispirato ad un cuoco Yotam Ottolenghi che ho scoperto gironzolando in rete qualche tempo fa e preso da ispirazione (e da un irrefrenabile impulso all'acquisto) ho comprato il suo libro 'Plenty' dal quale ho sperimentato diversi piatti...credetemi ne vale davvero la pena!
Non a caso ho inserito il suo libro nel widget di "suggerimenti librari" qui accanto :)
Il libro è una raccolta di ricette vegetariane che ha pubblicato ogni weekend sul Guardian.
Anche se lui precisa di non essere vegetariano.

Questo è il suo sito, andate a fare una visitina.
Ottolenghi ha diversi punti vendita e ristoranti a Londra (solo per questo vale una visita!), lui è nato in Isarele ma ha radici multietniche e guarda caso... anche italiane!
E' una cucina fortemente influenzata dalle sue origini; a sua detta cucina europea a casa e medio orientale fuori, insomma da vicino oriente che si affaccia sul Mediterraneo;
una cucina piena di colori, spezie, una cucina solare! ti fa voglia di mangiare e di provare tutto quello che ha sul banco!
Ecco che ho sperimentato, variandola un pò in base a quello che ho trovato disponibile, una sua insalata di riso integrale.
Ho utilizzato il riso ermes (bello profumato) comprato a Roma in una delle scorribande da Castroni.


Insalata di riso integrale Ermes.


300 gr di riso integrale Ermes
70 gr di pistacchi (se non doveste trovare i pistacchi potete usare i pinoli)
6 / 7 prugne secche (o albicocche… de gustibus)
Un mazzetto di rucola
3 cipolline fresche o cipolle bianche
Menta fresca in foglie (dal mio balcone)
1 limone bio (di cui userete la buccia grattugiata ed il succo)
Olio evo
Sale marino e pepe


Bollite il riso in abbondante acqua salata (giunto a bollore abbassate la fiamma) per 30 o 40 muniti a seconda della varietà usata, in ogni caso lasciatelo al dente. Scolatelo e passatelo sotto l’acqua fredda. Mettetelo quindi da parte.

Tostate i pistacchi in una padella per circa 8/10 minuti, lasciateli raffreddare e tritateli grossolanamente con un coltello.

Sciacquate le prugne e fatele asciugare bene passandole magari per qualche minuto in una padella antiaderente. Una volta raffreddate tagliatele a pezzetti.

Lavate la rucola e tagliatela in pezzi grossi. Tagliate le cipolle in fette sottilissime.

In una grossa ciotola unite al riso tutti gli altri ingredienti, aggiungendo le foglie di menta spezzettate e non dimenticate il limone, sia il succo che la buccia grattugiata.
Salate e pepate, mettete in frigo. Cacciate dal frigo una mezz’ora prima di servire.

E' stata una bella ventata d'estate...

venerdì 24 settembre 2010

Laxfilé! (Easy-to-cook)



Con questo post intendo inaugurare una serie di ricette semplici, facili da realizzare ma di buon effetto.
Magari per risolvere anche last minute un invito a cena.
Gli ingredienti non sono difficili da trovare e l'esecuzione della ricetta non richiede un particolare impegno.

L'idea di questa è nata dal suggerimento di due amici che vantavano la bontà e la versatilità ma soprattutto la velocità con cui preparavano una cena a base di salmone Ikea.
Inutile dire che all'idea di usare salmone congelato ho storto un pò il naso, ma trovatomi con uno di loro al reparto Food (dopo il solito estenuante giro :) ) e sollecitato come se lui fosse il commesso ikea che doveva "per forza" vendermi il salmone e annessa borsa termica (che debbo dire si è rivelata molto utile), mi sono lasciato tentare dall'idea di provare.
Il risultato lo trovate qui.
Questo piatto l'ho servito ad una cena con amici che hanno molto gradito, accompagnando il salmone con un altrettanto veloce insalata di patate ed aringhe (magari più in là ve la propongo in un easy-to-cook post).



Laxfilé al rosmarino e limone

Una tranche a persona

Tranche di filetto di salmone (Laxfilé Ikea congelato)
Un limone bio o più (a seconda di quante tranches intendete cucinare)
Pepe nero macinato fresco
Rametti di rosmarino fresco
Olio evo
Sale marino
Mostarda dolce di Dijon


Tagliate il limone in fette regolari e mettetene tre in fila per ogni fetta di salmone all’interno di una pirofila.
Adagiatevi sopra la fetta di salmone, che avrete fatto scongelate in precedenza.
Salate pochissimo e spolverate con il pepe.
Poggiate su ogni tranche un rametto di rosmarino, irrorate con un filo d’olio ciascuna fetta.

Preriscaldate il forno a 180° C, giunto a temperatura mettete il salmone e lasciarlo cuocere per non più di 10 minuti (alla lettera anzi al minuto!!!) così il salmone resterà bello tenero e non risulterà asciutto.

Servite nei piatti aggiungendo accanto ad ogni fetta un po’ di mostarda dolce.

Inutile dire che potete usare del salmone fresco, tanto meglio no?!

lunedì 20 settembre 2010

Sformatini olive e origano


Questo fine settimana ho comprato un pò di ricotta e mi sono dato da fare...
In genere preferisco la ricotta di mucca di Tramonti che è buonissima (la mia preferita insieme a quella di Colliano, che utilizzerò a breve :-)
Tramonti è un ameno paesino sui Monti Lattari definito 'una perla della Costiera Amalfinata', ma non sto qui a dilungarmi per chi volesse saperne di più può cliccare qui .
A dirla tutta nel mercato qui vicino c'è un simpatico rivenditore Alessandro che porta, oltre la ricotta, anche delle mozzarellone, affumicate e non, e delle scamorze che a matterle a tavola fanno un figurone, soprattutto per il sapore! ...oltre che per il fatto (non di poca importanza) che non dovete impegnarvi a 'cucinarle' :P
come prima cosa ho fatto degli sformatini molto semplici che possono essere utilizzati come antipasto o come side-dish (che poi detto all'italiana significa contorno)
Ecco a voi la ricetta:



Sformatini olive e origano

Per 8 sformati

350 gr di ricotta di mucca di Tramonti (o della buona ricotta fresca)
2 uova intere
2 cucchiai di panna
100 gr di emmenthal
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
100 gr di olive verdi
Origano q.b.
Pan grattato
Olio evo
Sale marino

Versate in una ciotola la ricotta, aggiungete le uova intere battute con un po’ di sale e mescolate bene.
Quindi unite la panna al composto; l’ho aggiunta giusto per renderlo un po’ più morbido.

Aggiungete il formaggio emmenthal tagliato in piccoli cubetti, il parmigiano grattugiato, le olive verdi tagliate in pezzetti ed una manciata di origano di montagna (quello che gentilmente mia madre ha raccolto e mi ha fornito, grazie ma’!).

Nel frattempo versate giusto un poco d’olio in ogni stampino ed ungetelo bene.
Versatevi poi del pan grattato in maniera da farlo aderire per bene su fondo e bordi.

Versate il composto in ogni stampino avendo cura di non riempirli fino la bordo, altrimenti cuocendo trabocca.
Mettete gli stampi su di una leccarda in forno preriscaldato a 180° C.

Cuoceranno in circa 30 minuti, toglieteli dal forno quando avranno un bel colore ambrato.
Serviteli aggiungendo appena un po’ di origano in superficie.

Buona settimana a tutti!

giovedì 16 settembre 2010

Pasta peperoncini verdi e cacioricotta


Ecco una pasta veloce veloce.
Sono stato al supermercato ed ho comprato i peperoncini verdi che personalmente mangerei in tutte le salse: fritti con la menta, con il pomodoro, crudi nelle insalate, ect etc.
Allora ho deciso: mi faccio una pasta!
Avevo un avanzo di pomodorini ed un'ottima e saporita cacioricotta leccese ricordo delle vacanze salentine (che nostalgia sigh!). Il tutto accompagnato da un bicchiere di ottimo rosato, ecco il risultato:
non vi viene fame??? eh eh eh


Pasta peperoncini verdi e cacioricotta.

Per 4

300 gr di penne rigate
350 gr di peperoncini verdi (piccoli possibilmente!)
8-9 pomodorini
1 spicchio d’aglio
Basilico fresco in foglie
Cacio ricotta leccese
Olio evo
Sale marino


Versate in una padella un filo d’olio d’oliva e fate riscaldare, appena a temperatura aggiungete l’aglio e subito dopo i peperoncini verdi ben lavati.

Lasciateli friggere finche non iniziano a indorarsi, togliete l’aglio ed aggiungete quindi i pomodorini tagliati in spicchi, salate poco. Fate cuocere per altri 10 minuti e spegnete.

Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua e scolate rigorosamente al dente.

Mescolate la pasta con il sugo ottenuto, aggiungete le foglie di basilico fresco tagliate a pezzetti e guarnite ogni piatto con una bella grattugiata di cacioricotta leccese.

Se poi accompagnate con del Rosato Salento fresco è il massimo!!!

domenica 12 settembre 2010

La caponata della Vale!








































Un pò di tempo fa, verso fine luglio, nei miei giri tra i blog di cucina ne ho scoperto uno nuovo appena nato Chez munita della simpatica Valentina. Da buona siciliana come prima ricetta suggeriva la caponata palermitana... una vera bontà!

Ho trascorso molte vacanze in Sicilia una terra bellissima! da scoprire oltre che per le sue bellezze naturali e storico-archeologiche anche per la sua MERAVIGLIOSA CUCINA!!!
chi non ha mai magiato un arancino, un involtino di pesce spada, una pasta alla norma?! per non parlare dei dolci: i vari dolci alle mandorle (i niputiddati!!!), cannoli e cassata??!!
o una semplice brioche con granita?! mmmh mi viene l'acquolina in bocca al solo pensarci!

Allora mi sono subito messo all'opera e grazie alla dovizia di particolari indicati dalla Vale (per la ricetta originale cliccate qui) ho fatto una caponata che è stata letteralmente spazzolata tutta dai miei invitati!














Caponata alla palermitana.


1 Kg di melanzane lunghe scure e amare!
3 o 4 belle coste di sedano
4/5 cipolle bianche medie
300 gr di olive verdi
Capperi sotto sale (abbondanti, ho preferito quelli di Pantelleria)
100 gr di concentrato di pomodoro (due cucchiai abbondanti)
1 bicchiere di aceto bianco e 2 cucchiai di zucchero
Olio evo
Sale marino


Tagliate le melanzane in grossi cubetti e mettetele sotto sale con un peso sopra per circa mezz’ora in maniera da fargli perdere un po’ di amaro (io personalmente le preferisco un pò più amare…).

Nel frattempo tagliate a pezzetti le coste di sedano, sciacquate sotto l’acqua fredda i capperi e snocciolate le olive verdi mettendole da parte (vedrete che passa una buona mezz’ora).

Strizzate e scolate le melanzane e friggetele in abbondante olio d’oliva finché diventano belle dorate.
Mettetele su carta assorbente e lasciatele da parte.

Tagliate la cipolla in piccoli pezzi sottili, fatela friggere in una padella (coperta) con olio d’oliva ed un po’ di sale finché non diventa trasparente.
Aggiungetevi il concentrato di pomodoro che avrete preventivamente sciolto in un abbondante bicchiere d’acqua. Lasciate sobbollire per circa 10 minuti.

Nel frattempo avrete messo a cuocere il sedano ed i capperi in una padella a parte con un po’ di acqua per pochi minuti, aggiungendovi solo alla fine le olive denocciolate per fare in modo che restino sode e ‘croccanti’. Poi saltate in padella con un po’ di olio evo sedano, capperi e olive per pochi minuti.

Sciogliere in circa 1 bicchiere di acqua 2 cucchiai di zucchero, ovviamente potete variare le dosi in base alle vostre preferenze di gusto.

Aggiungete alle cipolle con il concentrato le verdure così saltate, unitevi l’agrodolce e lasciare amalgamare i sapori a fuoco lento per circa 10 muniti.
Spegnere e lasciar raffreddare.

Alla fine mescolate il tutto unendo le melanzane, fate raffreddare e mettete in un recipiente in frigo.
Consumate non prima di 12 ore.
Meglio farla la sera prima per il giorno dopo si permette agli ingredienti di sprigionare tutto il sapore.

Cacciate dal frigo almeno mezz’ora prima di servire e se vi piace aggiungete delle foglie di basilico fresco dal vostro balcone!

sabato 4 settembre 2010

Scoperte in dispensa...


Rientrati al lavoro dopo le meritate ferie, col rinfrescarsi delle temperature, riparte anche la voglia di mettere mano ai fornelli... ed ecco che per prima cosa, dopo più giorni di assenza, vi viene voglia di sistemare la dispensa per verificare se tutto è ancora in buono stato e cosa ivece (a causa del caldo) deve essere buttato via o è da utilizzare subito senza attendere oltre!
Così ho fatto anch'io ed ho finito per scoprire, dietro i vari barattoli di cereali, una confezione di lenticchie un pò datata ma ancora in buono stato di conservazione :-)... e allora cosa ne faccio??
Premetto che io adoro la classica zuppa di lenticchie calda, ma fa un pò troppo 'inverno' e poiché la temperatura è ancor mite mi sono detto: perché non una bella insalata???
magari con qualcosa in più che possa renderla un piatto unico e fresco da servire agli amici oramai tutti a dieta dopo le abbuffate estive...
ecco quello che ho fatto:

Insalata di lenticchie.


300 gr di lenticchie mignon (erano quelle che avevo in casa ma, ovvio, potete utilizzare quelle che vi trovate)
200 gr di formaggio vaccino fresco
Pomodorini confit (a modo mio) ne ho usati 8 interi, ma ne potete mettere anche di più
1 cipolla rossa di Tropea o due se piccole
Aceto di mele q.b.
Qualche foglia di basilico fresco
Timo secco
1 foglia di alloro
Olio evo
Sale marino e pepe

Lavate i pomodorini, tagliateli in due, togliete i semi e metteteli su di una teglia da forno cospargendoli con un pò di sale e zucchero. Passateli in forno per 1 h circa a 130° C. Fateli raffreddare.

Lessate le lenticchie a fuoco basso in abbondante acqua (non salata!) con una foglia di alloro per circa 40 minuti o finche ben cotte (ma non troppo altrimenti diventano una poltiglia e noi dobbiamo fare una insalata!), scolatele e passatele sotto l’acqua fredda.

Nel frattempo avrete tagliato la cipolla a fettine e fatta marinare in aceto di mele per circa 20 minuti, poi scolata a messa da parte.

A questo punto unite in una insalatiera le lenticchie, il formaggio tagliato a pezzetti, i pomodorini confit, le cipolle, il timo e qualche foglia di basilico fresco a pezzetti.

Infine aggiungete sale, giusto un po’ di pepe e olio. Mescolate e mettete per un po’ in frigo.
Cacciate dal frigo un pò prima di servire ed invitate qualche amico a cena!

mercoledì 1 settembre 2010

Linguine agli agretti e limone

IL MIO PRIMO POST: eccomi qui finalmente!
...dopo tutta una serie di programmi e prove per il mio blog di cucina (lo so sono un pò pedante e chi mi conosce lo confermerà :-)... questo ne è il risultato: giudicate voi!
L'intenzione è quella di avere a disposizione una serie di ricette, prima per me stesso e poi per quelli di buon cuore che vorranno seguirmi.

Puntualmente sperimento nuove ricette o semplicemente variazioni su vecchie ricette di casa e suggerimenti di amici che finisco per dimenticare (ahi l'età!); mi è capitato spesso che degli amici invitati a cena si ricordavano di piatti a dir loro molto buoni che io avevo completamente dimenticato! (come la famosa pasta, patate e zucca al forno fatta l'anno scorso...e chi se ne ricordava più!)

Ad ogni buon conto prediligo le verdure ed il pesce (almeno in questo periodo, ma si sa la moda cambia!), non disdegno la carne e adoro fare le torte rustiche!!!
I dolci mi riescono molto peggio, ma non si può essere perfetti! ;-)
In ogni caso sono un onnivoro e provo di tutto anche cose che magari non cucinerei mai, provate ad invitarmi a cena eh eh eh!
Inizio con questa ricetta 'fresca' che ho sperimentato quando nel rituale giro del sabato al mercato, una mattina di fine luglio, mi sono imbattuto negli agretti (un pò rari dalle nostre parti a dire il vero) ed eccovi la ricetta.




Linguine agli agretti e limone.
Per due (o anche 3..dipende dalla fame)


200 gr di linguine (ho utilizzato pasta di Gragnano!)
1 mazzetto di agretti freschi
1 limone bio
200 ml di panna
Olio evo
Sale marino


Per prima cosa scottate gli agretti per pochi minuti in acqua bollente e sale e metteteli da parte.
Versate in una padella un filino d’olio e la panna, aggiungete la scorza grattugiata del limone e fate sobbollire per 3 minuti a fuoco basso. Aggiungete gli agretti, mescolate e spegnete.
Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua e scolatela rigorosamente al dente.
Conservate un pò dell’acqua di cottura (un piccolo mestolo) e spremete il limone.
Versate la pasta nella padella e mescolate unendovi l’acqua di cottura ed il succo del limone.
Impiattate e..bon appétit!

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