lunedì 27 dicembre 2010

Zuppa di miso per disintossicarsi...


Eccomi di ritorno dal tour de force natalizio, ma per fortuna è andato tutto bene! :)

Ovviamente anch'io mi sono rimpinzato di tante buone cose e soprattutto dolci! :P
al punto che oggi in ufficio mi è venuta la nausea al solo sentirne parlare, ma vedrete che presto mi passerà e riprenderò a mangiare regolarmente struffoli, calzoncelli di Natale (tutti sono già pronti per il 2° round!!), ect. etc.

Già stamane al risveglio mi ero riproposto di cucinarmi una salutare zuppa di miso, di quelle che mi preparavo ai tempi della mia "dieta" macrobiotica, quando avevo almeno 3 o 4 chili in meno :(

Si tratta di una zuppa leggera leggera e per farla ho usato un po' delle verdure che mi sono avanzate dal pranzo di Natale, del sedano, delle belle carote... a tal proposito ne approfitto per presentarvi la spazzola in fibra naturale per verdure che di solito uso per pulire carote, patate novelle, ect.
una santa cosa che utilizzo da tempo e che permette di pulire semplicemente spazzolando la buccia senza raschiarla via come di solito si fa usando un coltello.
Se la trovate compratela subito! ne vale la pena ve l'assicuro!


Zuppa di verdure con miso
per 2 persone

2 carote
1 costa di sedano con relative foglie
3 scalogni lunghi di Bretagna (non sono così esotici, li ho acquistati al super sotto casa!)
o in alternativa una mezza cipolla
2 cucchiai rasi di riso semintegrale
Pochi semi di coriandolo
Poche patate novelle passate al forno (rimanenza dei giorni scorsi)
2 cucchiaini di miso di riso
Olio evo
Acqua q.b.

Lavate e tagliate tutte le verdure in pezzetti così come più vi piace.

Mettete a scaldare un filo di olio d'oliva in una pentola capiente, versate e fate imbiondire lo scalogno per primo.
Successivamente aggiungete le carote ed il sedano e fateli saltare per pochi minuti.

Unitevi quindi pochi grani di coriandolo e l'acqua sufficiente per due zuppe.
Portate a bollore, abbassate la fiamma e fate sobbollire per circa 15 minuti.

Unitevi a questo punto anche il riso e le patate novelle, continuate a cuocere per altri 15 minuti circa.
Spegnete e fate riposare per qualche minuto; solo a fuoco spento aggiungete il miso che farete sciogliere lentamente nella zuppa calda.

Versate nei piatti e gustate calda!

Il dolce sapore vi rinfrancherà e non vi farà sentire pesanti... fino al prossimo dolce ovvio ;)

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale a tutti!

(immagine dal web)

Di corsa tra famiglia e amici per i riti del Natale, ma volevo cogliere l'occasione per augurare a tutti voi un Felicissimo e Sereno Natale!

lunedì 20 dicembre 2010

Cake al pisto con fichi cilentani


Ieri sera, da solo in casa, avevo voglia di mustacciuoli e per farmela passare ho fatto questa torta che ci assomiglia...
certo voi obietterete che i mustacciuoli sono ricoperti di cioccolato e questo cake no, ma era troppo tardi per poter fare una ganache al cioccolato che tra l'altro ci starebbe benissimo! ma voi avendo più tempo potete sempre farla :)

Questi sono giorni di grande confusione, ieri sono uscito solo per andare a pranzo da mia madre, oggi ho messo il naso fuori dall'ufficio (per forza! dovevo pagare l'assicurazione dell'auto scaduta! a proposito ma avete visto di quanto sono aumentate le assicurazioni?? una tragedia greca!), ma me ne sono subito pentito, la gente sembra impazzita! corrono tutti da qualche parte per fare non si sa che!

Comunque tornando al nostro cake avevo degli splendidi fichi cilentani bio seccati al sole, per chi non li ha mai assaggiati non sa cosa si perde!, regalo della mia antichissima amica del cuore Giuliana, che spero mi grazierà con i fichi cilentani ripieni e infornati che il suo papà prepara ogni anno con tanta devozione
sono una meraviglia!!!

Fonzino (il papà) li prepara in tanti modi diversi, con le scorzette di agrumi home-made, pezzetti di cioccolato, noci, nocciole, mandorle...

vabbuò ma ora basta, eccovi la ricetta per un cake dal sapore decisamente natalizio!



Cake al pisto con fichi cilentani


180 gr di farina 00
150 gr di zucchero di canna
3 uova
10 cl di olio d’oliva delicato (o altro olio vegetale)
150 gr di fichi cilentani doc
1 cucchiaino di pisto
1 bustina di lievito per dolci
Un pizzico di sale


Per prima cosa accendete il forno per preriscaldarlo a 180° C.
Imburrate uno stampo per cake dim. 25 x 10 x 7 cm o prendetene uno di cartone per dolci adatto alla cottura in forno.

In una ciotola battete le uova con lo zucchero e l’olio.
Aggiungete la farina poco alla volta setacciandola, un cucchiaino raso di pisto ed un pizzico di sale.
Sempre mescolando unite la bustina di lievito per dolci.

Nel frattempo sciacquate bene i fichi sotto l’acqua calda, asciugateli e tagliateli in piccoli pezzetti.
Aggiungeteli all’impasto e mescolate bene.

Versate nella forma e infornate per circa 40 minuti.

Il pisto è un mix di spezie a base di cannella, chiodi di garofano, coriandolo, anice stellato e noce moscata. E' molto profumato e si usa in ricette tradizionali natalizie come i roccocò ed i mustacciuoli.

Con la prima foto partecipo al contest di aboutfood Il nostro calendario Aboutfood:

giovedì 16 dicembre 2010

Cocotte di salmone profumata!


Questa ricetta è spuntata fuori dalla mia dispensa e dai miei libri, vi spiego!

Ieri tornando a casa avevo una fame da lupi, tanto per cambiare direte voi :), avevo comprato solo una tranche di salmone dal pescivendolo, che ha attirato la mia attenzione per il suo bel colore rosa, e pensavo di farla semplicemente in padella, quasi nature ma...

ho cominciato a sfogliare il mio bel libro di cucina svedese per recuperare qualche idea su come poter cucinare il salmone (le cose semplici non sempre fanno al mio caso mi devo complicare un po' la vita eh eh), sul tavolo c'era anche il libro delle cocotte che mi faceva l'occhiolino e per finire delle patate in dispensa che chiedevano disperatamente di essere cucinate!
inoltre mi sono anche ricordato del finoccho selvatico che mi aveva regalato mia madre e delle foglie di alloro fresche appena raccolte nel giardino di mia sorella

...ho messo insieme tutte queste cose ed ecco quello che è saltato fuori dal mix o confusione che dir si voglia! ;)

Il tutto, per mia massima goduria, è stato accompagnato da un bel bicchiere di vino rosso fruttato!
alla fine satollo e contento mi sono spaparanzato sul divano! :D

PS oggi sono contentissimo finalmente è tornata l'acqua a regime ed ho ricevuto il pacco con la cocotte staub che avevo ordinato! bellissima!


Cocotte di salmone con finocchio selvatico e alloro
per 2 persone

Una tranche di salmone fresco (circa 300 gr)
6 patate medie
2 uova
20 cl di panna
Finocchietto selvatico
3 foglie di alloro
Burro q.b.
1 aglio
Sale e pepe


Pulite e lavate la tranche di salmone, tagliatela quindi in pezzetti e tenetela da parte.
Pelate e lavate le patate, tagliatele con l’aiuto di una mandolina in fette sottili.

Imburrate bene una cocotte. Per praticità ne ho usata una più grande, ma volendo potete dividere gli ingredienti in due più piccole monoporzione.

Mettete qualche piccolo pezzetto di aglio sul fondo.
Fate un primo strato sottile con le patate , salate e pepate. Adagiatevi un paio di foglie di alloro.
Ricoprite ancora con uno strato di patate, salate e pepate.

Mettete quindi il salmone in pezzi e profumatelo con i semi di finocchietto selvatico. Copritelo con un altro strato di patate, salate pepate e decorate con una foglia di alloro in cima.

Battete le uova con un pizzico di sale, unitevi la panna e mescolate.
Versate il composto così ottenuto nella cocotte.

Mettete la cocotte con coperchio in forno, che nel frattempo avrete preriscaldato a 180°C.
Cuocete per circa un’ora, togliete il coperchio 15 minuti prima di terminare la cottura per far dorate la superficie.

Servite calda e bon appétit!

Con questa ricetta partecipo al contest di Alessandro 'La Renna in cucina' Controcorrente...il salmone!:

lunedì 13 dicembre 2010

Terrine de poulet



Col secondo titolo in francese penserete che sono stato preso da un attacco spinto di esterofilia, in effetti ho ricevuto un altro bel pacco di libri di cucina, per lo più en français ovvio! :D

Ho sempre adorato le terrines, ma non avevo mai sperimentato, un po' per la lunga cottura che generalmente richiedono e un po' per paura di non riuscire bene, ma in questo periodo di sperimentazioni natalizie ci ho voluto provare (col chiaro supporto dei suggerimenti presi dai miei preziosi libri, vedi sotto) e qui ne vedete il risultato.

Devo dire che sia come profumo che come sapore la riuscita è stata ottima! e non sono stato io il solo a giudicare, ma una selezione di colleghe molto esigenti ed estremamente critiche per non dire altro... eh eh eh

La ricetta prevede l'uso dello zahatar, ve ne ho già parlato qui, in effetti essendo un misto a base di timo, se non lo avete in casa può tranquillamente essere sostituito con del timo secco senza alterare la riuscita della ricetta! ...certo non andrete fino al mercato di Tel Aviv o Gerusalemme per comprarne un pò, o sbaglio?? :)
magari qualcuno di voi ci va anche per Natale e beato lui!

A proposito di terrines approfitto anche per segnalarvi altri due libri 'golosi' che potreste regalare per Natale:
"Terrines" di Stéphane Reynaud e un Album Larousse "Fois gras et terrines maison!" di J.F. Mallet, entrambi davvero interessanti!

Con questa ricetta partecipo al contest di Farina, lievito e fantasia: Foodblogger ai fornelli:



Terrina di pollo con mandorle, zahatar e alloro

700 gr di petti di pollo
3 uova
200 ml di panna vegetale
80 gr di mandorle pelate
1 cucchiaio di zahatar
5 foglie di alloro
3 cucchiai di pane grattugiato
Il succo di una arancia
Un mezzo bicchiere di brandy
Olio evo (5 cucchiai)
Sale e pepe




Tagliate i petti di pollo in strisce sottili e metteteli in una ciotola, salate e pepate.
Aggiungete l’olio, lo zahatar, le foglie di alloro ben lavate, il brandy ed il succo di arancia.
Unitevi infine il pan grattato, mescolate bene e lasciate marinare in frigo per almeno due ore.

In una ciotola battete le uova con un pizzico di sale e aggiungetevi la panna.
Cacciate il pollo dal frigo, versatevi il composto di uova e panna e mescolate.
Unite le mandorle, rimescolate e versate in una terrina di terracotta imburrata.

Preriscaldate il forno a 180° C.
Coprite la terrina con un foglio di alluminio e cuocete in forno a bagnomaria per due ore.
Trascorsa la prima ora scoprite e continuate la cottura per la restante ora.

Fate raffreddare a temperatura ambiente per almeno 12 ore prima di servire.

giovedì 9 dicembre 2010

Verrines de Noël!


Quest'anno mi piace particolarmente il Natale anche perché, come già l'anno scorso, mi cimento nella preparazione del pranzo di Natale con la mia famiglia!
...e quindi bisogna cercare di soddisfare e andare incontro ai gusti di tutti che devo dire sono alquanto vari :-)

pertanto sono costantemente alla ricerca di ricette da provare (sugli amici per prima ovvio! :) ed ecco che appena mi sono imbattuto nel contest di Patrizia di Melagranta Christmas finger food subito ho pensato di parteciparvi ed eccomi qua con due ricettine.

Devo inoltre confessarvi che di recente ho acquistato un bel po' di libri sui vari amazon dai quali ho tratto ispirazione, anzi approfitto per segnalarvene un paio che ho trovato davvero belli ed in tema con il post di oggi:
Philippe Conticini "Les verrines du chef" e José Meréchal "Best of Verrines"
entrambi hanno prezzi molto contenuti e tra l'altro si trovano anche sul neo-nato amazon italia!
ottimi anche come idea regalo per Natale, non trovate?!

Con la ricetta della brandade partecipo nella categoria 'secondi', con l'insalata nella categoria 'antipasti'.


Brandade di merluzzo (foto sopra)
per 6 verrines

400 gr di filetti di merluzzo
400 ml di latte
5 patate (circa 700 gr)
3 agli piccoli
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
Pepe bianco in grani
25 cl di olio d’oliva
Sale


Sbucciate le patate e fatele cuocere intere in acqua salata bollente per circa 25 minuti.
Mettete i filetti di merluzzo in una padella con poco sale marino, copriteli con il latte e fateli cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti; quindi fate raffreddare.

In una padellina versate l’olio, aggiungete i tre agli, il rametto di timo e di rosmarino, fate andare a fuoco dolce per una quindicina di minuti in maniera che l’aglio e le erbe rilascino il loro profumo nell’olio.

Per realizzare la brandade in una insalatiera schiacciate le patate con una forchetta, unitevi l’olio profumato filtrandolo con un colino e schiacciando bene l’aglio.
Aggiungetevi quindi il merluzzo ed un po’ del latte di cottura per rendere il composto più morbido, qualche fogliolina di rosmarino fresco e il pepe bianco pestato in un mortaio.
Mescolate bene con un cucchiaio di legno e servite tiepido in bicchiere.



Verrine di insalata di rinforzo
per 6 verrines

Un piccolo cavolfiore (circa 600 gr)
1 peperone rosso piccolo
12 olive verdi
10 gr di capperi sotto sale
Aceto di mele
Un po’ di cannella
Paprica dolce
Olio evo
Sale


Il giorno prima lavate e tagliate il peperone in striscioline sottili e lasciatelo macerare nell’aceto di mele per 24 ore.

Mettete il cavolfiore in una pentola capiente con poche dita di acqua ed un po’ di sale, coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco lento finché il cavolfiore è ben cotto, ma attenti a non spappolarlo. Se potete cuocetelo a vapore. Fatelo raffreddare e tenete da parte.

Tagliate le olive verdi in pezzetti, sciacquate i capperi dal sale in eccesso.

In una insalatiera mettete il cavolfiore con dell’olio d’oliva e schiacciatelo con una forchetta, aggiungete le striscioline di peperone scolate, i pezzetti di olive, i capperi, la paprica dolce e la punta di un cucchiaino di cannella e girate bene.

Tenete in frigo per qualche ora. Togliete dal frigo almeno mezz’ora di servire in bicchiere.

lunedì 6 dicembre 2010

Tortine cacao e arancia


Mia madre aveva una sartoria e quando eravamo piccoli spesso stavamo tra i piedi a far baccano, dolce ma decisa lei cercava di tenerci occupati in tutti i modi...
è qui infatti che ho imparato a leggere e a scrivere ancor prima di andare a scuola, quando paziente ci faceva il suo bel disegnino con la lettera in maiuscolo e minuscolo e noi dovevamo ricopiarla per una paginetta...

Ma eravamo anche dei discoli così appena andava via per un pò, ricominciavamo a far baldoria :D e al ritorno ci toccavano le punizioni, io e mia sorella ci incolpamavo a vicenda (come fanno tutti :), ma alla fine giocavamo sempre insieme, da buoni fratelli.

Di pomeriggio nel fine settimana, ma non sempre perché allora erano tempi diversi, si faceva la torta, una semplice "al cioccolato" (col cacao) o all'arancia, alla preparazione della quale tutti eccitati partecipavamo anche io e mia sorella. Perparati tutti gli ingredienti, a volte la mamma ci permetteva di battere le uova o mescolare per un po', wow come eravamo contenti!
Alla fine si infornava e noi si rimaneva con gli occhi incollati al forno a vedere il miracolo della lievitazione, ooooh!!!

Questa che propongo qui è la stessa ricetta copiata dal quaderno della mamma, tranne che per l'aggiunta della cannella ingrediente poco usato da mia madre, se non per le zeppole con zucchero e cannella (mmm che buone calde calde!)
La torta è stata trasformata in piccole tortine monoporzione che io non potrei mai rinunciare a mangiare, ricordando ad ogni morso la felicità della mia infanzia...

Con questa ricetta partecipo al contenst di  Il Gatto Ghiotto: Sweet Moments


Tortine cacao e arancia
per 8/9 tortine

250 gr di farina
250 gr di zucchero
75 gr di cacao amaro in polvere
100 gr di burro
1 bicchiere di latte
1 uovo
1 cucchiaino di cannella
Un po’ di rum
1 bustina di lievito per dolci
La scorza grattugiata di un’arancia bio
Mezzo bicchiere di succo d'arancia
Mandorle



Mescolate in una ciotola la farina setacciata, lo zucchero, il cacao e la cannella.
Unitevi l’uovo battuto e il burro che avrete fatto sciogliere in una piccola padella.
Mescolate bene l’impasto ed aggiungetevi poco alla volta il latte a temperatura ambiente.

Quindi profumate con un pochino di rum, la scorza grattugiata di una grossa arancia bio ben lavata e mezzo bicchiere di succo.
Aggiungete il lievito e girate bene il composto.

Versatelo in 8/9 stampini ben imburrati, riempiendoli per tre quarti, sistemate al centro tre mandorle per decorare.

Mettete in forno preriscaldato a 180° C per circa 35 minuti.
Fate la prova stecchino prima di togliere dal forno. Fate raffreddare e sformate.

venerdì 3 dicembre 2010

Macarrones con chorizo, tomate y brocoli



Si capisce che questo piatto è ispirato alla Spagna? :)
l'idea è tratta dalla lettura di un meraviglioso libro di cucina spagnola di Simone Ortega 1080 recetas de cocina (ve lo consiglio!)
in realtà la ricetta originale prevedeva solo chorizo y tomate, ma poiché avevo un bel broccolo romano ho subito pensato ad una personalizzazione e l'ho aggiunto saltato in padella con dell'ottimo aceto di Jerez, tanto per renderlo più spagnolo... :D

Il tutto è stato preparato con in sottofondo la brava Luz Casal che mi cantava la bella Piensa en mí, chi conosce e ama Almodovar di sicuro la ricorda cantata in Tacchi a Spillo da un Miguel Bosé travestito con l'altra bellissima Un año de amor!

La Spagna è un bel paese con una tradizione culinaria che mi affascina molto e anche molto varia da regione a regione, che non si ferma banalmente alla sola seppur buona paella :) , ma ricca di tante ricette, sia di carne che di pesce, risultato dell'influenza delle varie dominazioni e popolazioni che si sono succedute nella penisola Iberica.
Al di là degli ottimi prodotti tipici, ho avuto modo di assaggiare diversi piatti e tutti uno più buono dell'altro, l'ultimo in ordine di tempo una favolosa fideuà che spero di riproporre presto sul blog :)

Per questo piatto sono debitore quasi in toto alla mia cara amica spagnola Beatriz; prima per l'ottimo chorizo che mi ha regalato, poi per l'aceto di Jerez ed il pimenton, e infine per il libro di Simone Ortega che mi ha fatto recapitare, poiché lo volevo assolutamente in lingua spagnola!
grazie Bea!!! questo piatto è per te!




Macarrones con chorizo, tomate y brocoli
per 4 persone

400 gr di penne rigate De Cecco
Un broccolo romano (circa 500 gr)
3 cipollotti freschi
7 pomodori datterini
1 pezzo di chorizo (circa 200 gr)
Aceto di Jerez
1 aglio
Olio evo
Sale marino
Un pizzico di zucchero
Pepe nero
Pimenton dulce
Parmigiano grattugiato


Versate dell’olio in una piccola pentola ed unitevi i tre cipollotti lavati e tagliati in rondelle sottili.
Fate andare a fuoco vivo per un po’, unitevi quindi i pomodori datterini lavati e tagliati ognuno in quattro spicchi.
Aggiungete un pizzico di sale e uno di zucchero, pepate generosamente e fate cuocere per circa 20 minuti.

Nel frattempo tagliate il broccolo romano in pezzetti e lavatelo. In una padella fate leggermente dorare un aglio con un filo d’olio d’oliva. Aggiungete il broccolo romano e fatelo saltare.
Versate quindi un po’ d’acqua, coprite con un coperchio alto che non schiacci i broccoli in maniera che vengano ben cotti dal vapore che si formerà all’interno, ma senza che si spappolino.
Verso fine cottura salate e condite con una bella spruzzata di aceto di Jerez, continuate a cuocere a fuoco vivo per qualche altro minuto, scoperchiate per far asciugare il sugo in eccesso e poi spegnete.

Tagliate il chorizo in pezzetti e tenetelo da parte.

Fate cuocere la pasta in abbondante acqua poco salata, scolatela molto al dente, in genere poco più di metà del tempo di cottura indicato.

Mescolate la pasta con la salsetta di pomodori, aggiungetevi abbondante pimenton dulce, una metà dei broccoli, girate e versate in una pirofila o pentola che vada in forno.
Versate sopra il resto dei broccoli, un altro po’ di pimenton, cospargete di parmigiano grattugiato e mettete in forno preriscaldato a 150° C per circa 20 minuti.

Servite caldo. E’ una vera goduria!

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