venerdì 21 gennaio 2011

Risotto della felicità


A volte mi chiedo se e fino a che punto dobbiamo piegare i nostri desideri, le nostre esigenze ad un sentire comune. Anche in nome dell'amore.
Non dobbiamo forse sempre rispettare noi stessi? avendo cura ovviamente di non ferire gli altri?
Non sempre è così.
A volte feriamo senza rendercene conto e veniamo a nostra volta feriti senza meritarlo.

Vorrei essere felice o meglio sereno, ma la vita continua a dare colpi senza tregua
è come stare in prima linea senza avere la possibilità di abbassare la guardia, respirare un po' più lentamente, assaporare la vita senza che questa scorra via così velocemente e accorgersi, improvvisamente, e con rimpianto, che avremmo potuto vivere più serenamente e a pieno le nostre giornate, la nostra vita

forse corro troppo e pretendo di fare troppe cose e chi mi sta accanto non riesce a tenere il mio passo
a volte invece ho l'impressione di essere sempre allo stesso posto...

oggi mi sento inquieto
sono alla ricerca della felicità....


Questo è un riso che ho imparato a cucinare qualche anno fa al corso di cucina macrobiotica.
E' un riso molto semplice, ma gustoso, come nella buona 'tradizione' macrobiotica, ed in base all'equilibrio yin/yang degli ingredienti contribuisce a 'rendere più felice' chi lo mangia.


Risotto della felicità
per due persone

2 bicchieri di riso semintegrale o bianco
1 cipolla
2 porri
2 carote
Timo
1 foglia di alloro
Olio di sesamo
Sale marino
Tamari* (o salsa di soya)

Tagliate tutte le verdure in piccoli dadini.

Lavate il riso e tenetelo da parte. Ho usato il riso semintegrale ‘Rosa Marchetti’ (si può comprare nei punti macrobiotici); viene consigliato di scartare i chicchi non buoni e sciacquarlo prima dell’uso, essendo un riso completamente biologico quindi contenente sempre qualche piccola impurità.

Riscaldate un filo d’olio di sesamo in una pentola a pressione, ovviamente senza coperchio :)
Versate le verdure e fatele saltare per qualche minuto.
Unite il riso, la foglia di alloro ed una piccola manciata di foglie di timo, mescolate per fare insaporire.

Condite con un pizzico di sale marino e aggiungete 3 bicchieri di acqua calda.

Chiudete la pentola con il coperchio ermetico, appena giunta a pressione fate cuocere per circa 10 minuti o un paio di minuti in meno se si tratta di riso bianco. I riso deve essere abbastanza asciutto quando aprite la pentola a pressione.

A fine cottura togliete la foglia di alloro, aggiungete qualche goccia di tamari e servite.

*Il tamari è una salsa di soia giapponese, molto salata e dal sapore più forte rispetto alla shoyu. È tradizionalmente usata per condire il riso e i piatti a base di verdura.

24 commenti:

  1. Ricetta molto bella... la proverò e vedremo che effetto fa!

    La felicità? Concetto sfaccettato, diverso per ciascuno di noi, per me significa: essere soddisfatti di come si è e di quel che si fa.
    Piegarsi controvoglia no: a tutto c'è un limite, deve essere naturale e senza sforzo venirsi incontro. E se qualcosa non va lo si esprime subito, se si attende invece sì che ci si ferisce...
    Un abbraccio Gio, su su :-)

    RispondiElimina
  2. caro mi spiace sentirti così, perchè dai tuoi post traspari spensierato e uno che si gode la vita.è vero alle volte ci sono dei compromessi bisogna solo cercare la via migliore e sceglierla in ogni caso a testa alta.non voglio dare consigli o fare filosofie ma se perdessi la speranza di essere felice con quello che mi è capitato nel passato non sarei a scrivere qui ora.un bacio e spero che questo risotto ti tiri su!

    RispondiElimina
  3. sai che col risotto mi conquisti sempre vero?

    RispondiElimina
  4. ciao! questo risotto mi ha colpita! deve essere squisito! un abbraccio :D

    RispondiElimina
  5. acc...so quanto possano essere inqueitanti questi momenti... col tmepo poi si sostituisce l'idea della felicità con quella di serenità... con l'età si predilige il concetto di "salute" ^^...però sì, alla fine si è sempre alla faticosa ricerca di un "equilibrio", e quello lo troviamo solo dentro di noi...cercalo lì!! :-) un abbraccione!

    RispondiElimina
  6. io sarei molto felice con questo piattino...

    comunque, credo che la persona che dobbiamo amare di più siamo noi stessi, se così non fosse, saremmo incapaci di amare gli altri.
    in quanto alla felicità, credo che sia uno stato mentale, se ti convinci di esserlo, lo sarai, malgrado tutto ciò che accada al di fuori di te stesso.
    bacioni e buon week end

    RispondiElimina
  7. Mi dispiace Gio sentire questa grossa vena di maliconia e di inquietudine nelle tue parole, ma penso ci capire quello che provi. Sono d'accordo con Eleonora, per poter amare davvero gli altri prima di tutto bisogna imparare ad amare se stessi, e questa forse è la cosa più difficile (almeno per me è così).
    La felicità va cercata dentro se stessi, se non c'è predisposizione d'animo dentro, non si riuscuirà mai a coglierla neanche fuori mentre se siamo più positivi possiamo trovarla anche in un gustoso risotto, come questo. Semplice ma che trasmette calore.
    Un caro abbraccio, buon fine settimana

    RispondiElimina
  8. Carissimo Gio, è stato strano leggere questo post così diverso dai soliti, ma il fatto stesso che tu concluda dichiarandoti alla ricerca della felicità mi fa riconoscere la persona positiva e solare che in questi ultimi mesi ho piacevolmente conosciuto! Personalmente credo che il rispetto e l'amore per noi stessi siano fondamentali ed è pericoloso trascurarli per assecondare i desideri altrui! Quanto alla ricetta, la proveremo, e speriamo funzioni!Un abbraccio, Ch. :)

    RispondiElimina
  9. Direi che con questo risottino la felicità l'hai raggiunta, vero Gio??? A volte bastano le piccole cose. . . Un abbraccio e buona serata!

    RispondiElimina
  10. @grazie a tutti di cuore! vi sento vicini :)ogni tanto si ha qualche momento in cui 'si pensa troppo' ma poi passa...magari con un buon risotto della felicità! buon we!

    RispondiElimina
  11. Bella ricetta.........speriamo che funzioni davvero!
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  12. garantisci l'effetto felicità come per la cioccolata ?!
    se sì, brevettiamo subito la ricetta !

    :)))

    :**

    RispondiElimina
  13. Già dal nome questo piatto promette bene :)

    RispondiElimina
  14. Da provare in un momento con i bioritmi bassi :-)

    RispondiElimina
  15. @aldamariella speriamo di sì! :)

    @chezmunì brevettiamo?? :)

    @unacucinatuttaperse grazie e benvenuta!

    @twostella provato :D

    RispondiElimina
  16. io pure la cerco!
    *
    provo il tuo risotto ;)
    cla

    RispondiElimina
  17. Sono una risotto dipendente! Lo proverò!:))certi momenti capitano anche a me...
    giordana

    RispondiElimina
  18. fa sempre bene mettersi ai fornelli per rilassarsi ;-D!

    RispondiElimina
  19. Favoloso questo risotto, mi piace anche il titolo della ricetta è di buon augurio. segno la ricetta. Ciao Daniela.

    RispondiElimina
  20. Giò...ripasso per segnalarti una nuova iniziativa ehm..."social"..... vieni a curiosare, ti aspetto! ;-)

    RispondiElimina
  21. Il risotto è una meraviglia...
    un primo passo verso la felicità! :-)

    RispondiElimina
  22. basta il nome per far sorridere! bellissimo risotto, giò!

    RispondiElimina
  23. grazie a tutti, siete davvero molto cari!
    oggi i sorriso è tornato...sarà merito del risotto? :D

    @taty grazie e benvenuta!

    RispondiElimina
  24. Buno questo tuo risotto!!! credo bene che ti metta gioia addosso con i suoi colori e chissà che profumi!!!

    RispondiElimina

Se ti fa piacere lascia qui un commento, grazie!

Ultimi post